Cenni Storici - duenote

Menu
Vai ai contenuti

Cenni Storici

Che cosa è l’Astrologia ?    
L’Astrologia è la disciplina che studia ciò che avviene sulla terra in collegamento ai movimenti 
dei pianeti, del nostro sistema solare. Stando alle teorie di Keplerogli astri hanno il potere di emanare determinate e sconosciute radiazioni che influenzano la condotta degli individui.
Giovanni Keplero
Cenni storici e notizie generali   
                 di  Pippo Panascì 
Secondo alcuni studiosi, I re-sacerdoti conoscevano l'astronomia: una scienza fondamentale per gli Anunnaki (I giganti della Bibbia - i Nefelìm venuti dal cielo, gli extraterrestri), che dovevano tenere conto delle orbite planetarie per programmare i viaggi da, e per, il loro pianeta di origine!
Essi possedevano quelle che venivano chiamate le "Tavole dei destini": carte astronomiche su cui era indicato ciò che doveva avvenire nei cieli. E noi sappiamo molto bene che gli scienziati sanno predire con esattezza ciò che deve avvenire nei cieli a distanza di millenni: posizioni di pianeti e di stelle in ogni preciso periodo, eclissi, passaggi di comete ...

Astronomia e astrologia
Per gli Anunnaki questa capacità e necessità di "predire il futuro" era un' esigenza vitale in quanto era la condizione imprescindibile per i lunghi viaggi nello spazio interplanetario, come sanno molto bene gli esperti degli attuali centri spaziali che inviano sonde all'interno e all'esterno del Sistema solare.
Chi possedeva e controllava le Tavole dei destini (posizioni dei corpi celesti) deteneva quindi il potere. 
Acquisirono così la capacità di "prevedere il futuro": sapevano cioè dire che cosa stava per accadere nei cieli.
Questa conoscenza astronomica venne progressivamente trasferita all’umanità, come ci dimostrano 22.000 tavolette sumeriche scritte 
con caratteri cuneiformi, al British Museum in cui, vengono formulate molte predizioni. L'astrologia è forse la scienza più antica del mondo e venne giustamente definita “la scienza delle scienze". 
Gli Egizi attribuirono 42 libri di scienza occulta ad Ermete Trismegisto (Hermes per i greci), lo Scriba degli Dèi Anunnaki. Con Hermete si tramandarono i cardini fondamentali di tale insegnamento magico - astrologico.
Marsilio Ficino (1433-1499) ne tradurrà il Corpus Hermeticum (Pimandro e kybalion) che durante l'Umanesimo, questo testo, determinerà, così, la rinascita dell'insegnamento iniziatico - astrologico, e marchierà a fuoco tutto il XVII secolo in Europa.

Se inizialmente poteva esistere un certo connubio tra astrologia e magia e, conseguentemente, fra astrologia e superstizione, col passare del tempo, la scienza astrologica ebbe studiosi più attenti che conobbero e divulgarono l'influenza che essa aveva sulla formazione del carattere dell'uomo.

Oggi l'astrologia è divenuta ciò che sappiamo: una via per tentare di predire il futuro dei singoli individui.
Sette erano i pianeti conosciuti: Luna, Sole, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno .

Dopo i Sumeri, i Caldei ei Babilonesi, furono gli Assiri a ereditare la conoscenza astrologica. Da allora, lentamente lo studio dell'astrologia si allarga conquistando nuovi paesi (India, Cina, Persia e Grecia, dove si preparò il primo oroscopo individuale) , e nuovi adepti (sacerdoti, indovini, filosofi). E fu con i grandi filosofi greci, ottimi astrologi, che la "scienza delle scienze" si affermò come arte/scienza.
Eraclito, con il suo concetto: "la natura del cosmo è uguale a quella della psiche umana", stabilisce, attraverso la teoria degli opposti, che ognuno dei dodici segni zodiacali porta intrinsecamente elementi positivi e negativi che possono essere più o meno attuati liberamente, nel bene o nel male, dato che l'uomo possiede la ragione pratica, per superare quelli negativi. Platone, con la teoria delle idee, arriva a formulare la dottrina del rapporto esistente e sussistente tra eventi cosmici e fenomeni terrestri.                                                                                               Eraclito
Aristotele sostenendo che "ogni forza nel nostro mondo è governata dai movimenti del mondo superiore" sintetizza la filosofia eraclitea e platonica. Abbiamo quindi Aristarco che fu il, primo a intuire il movimento di rivoluzione e di rotazione della terra, ripreso più tardi da Copernico
Ma fu il matematico e astronomo Ipparco il primo a osservare la precessione degli equinozi e a catalogare le stelle fisse,attribuendo a ogni parte del corpo umano un segno dello zodiaco.
     Platone e Aristotele          
L'astrologia, che come ogni scienza, alterna periodi di stasi a periodi di grandezza, ebbe la sua prima battuta d'arresto coll'espandersi dell'Impero Romano che l'avversò per motivi politici.                               
Fu soltanto con gli Arabi che riprese il suo antico fulgore e venne ulteriormente perfezionata, soprattutto con il suo massimo rappresentante, il matematico Albatenio che aggiunse alle nozioni già conosciute, un sistema di "case dell'oroscopo". 
Sempre per merito degli Arabi l'astrologia tornò in auge anche in Europa, e benché fosse studiata unitamente all'astronomia nelle Università italiane e tedesche, essa fu sempre guardata sospettosamente dalla Chiesa, che in quei periodi di oscurantismo spirituale la confondeva facilmente con una forma perfezionata di stregoneria.
Intorno all'anno mille, l'astrologia venne suddivisa in sette diverse sezioni: astrologia naturale o astronomia; astrologia elettiva o scelta del momento giusto; astrologia meteorologica o previsioni del tempo; astrologia oraria o l'ora in cui un problema si presenta; astrologia fisiogniomica che insegna a scegliere gli amuleti; astrologia medica o studio del corpo umano;e con Morin, dopo il manifesto della sua astrologia Gallica, si arriva all’astrologia giudiziale o genetliaca che emette giudizi e che vuole essere previsionale. 
Dall'anno mille al millecinquecento, l'astrologia ebbe grandi sostenitori che, senza aggiungere nulla di nuovo, la coltivano come Dante Alighieri il quale nella "Divina Commedia" dimostra di credere in essa, e come Leonardo da Vinci che la studia applicandola all'anatomia umana e all'arte, quando nell'Ultima Cena rappresenta Cristo come il sole e divide gli apostoli in quattro gruppi di tre persone ciascuno per metterne in risalto i vari temperamenti.
Con il millecinquecento, ovvero con la scoperta del sistema eliocentrico di Copernico, l'astrologia subisce la definitiva scissione dall'astronomia. Sono ancora i filosofi a coltivare in quegli anni l'astrologia, come Giordano Bruno, Tommaso Campanella e Tycho-Brahe che preparò un primo catalogo comprendente le 777 stelle fisse da lui osservate. Vennero quindi le importantissime scoperte di Keplero il quale scrisse che "La scienza degli astri si divide in due parti:
- la prima, l'astronomia, si riferisce ai moti dei corpi celesti;
- la seconda, l'astrologia, si riferisce agli effetti dei corpi medesimi sul mondo sublunare".  
Infatti, stando alle teorie di Keplero, gli astri hanno il potere di emanare determinate e sconosciute radiazioni che influenzano la condotta degli individui.
Con Keplero si arriva alla conclusione dello studio dell'astrologia dato che l'epoca illuministica la considererà come un "preziosismo", l'epoca romantica la circonderà di mistero poetico e la fredda filosofia positivista dapprima la relegherà in disparte per poi, tentare di soffocarla.

Oggi essa è tornata in vigore anche se conserva oppositori più o meno preparati che, dopo le scoperte dei pianeti Urano, Nettuno e Plutone, suppongono di smantellare la “scienza delle scienze" obiettando che se l'astrologia ha formulato le sue predizioni basandosi sull'esistenza di cinque pianeti, sette astri e due luminari, Sole e Luna, logicamente queste predizioni e soprattutto l'influenza dei pianeti, sono state per lo meno imperfette, ipotesi questa in parte accettabile anche se la spiegazione è diversa.
Difatti si può soltanto affermare che l'avere ignorato l'esistenza di questi pianeti, ha reso lacunosi gli oroscopi, specialmente quelli riguardanti gli individui che subivano l'influenza di questi pianeti.
La statistica astrologica ha indubbiamente perfezionato lo studio degli astri,
 soprattutto per merito di Paul Choisnard , coniugi Gouquelin, Henri-J Gouchon,Andrè Barbault ,Alain HadèsDidierCastille 
Ciro Discepolo (il padre dell’Astrologia Attiva: RSM-RLM).

Ma a far tacere i calunniatori (troppe volte gratuiti) di questa antichissima scienza, è la presa di posizione di moderni filosofi e pensatori che ne hanno “sviscerato l'essenza”, arrivando alla conclusione che nelle stelle, e se non proprio in esse, nell'universo, deve esserci un "qualcosa" che influenza grandemente gli spiriti e forgia i caratteri.

Di tutto ciò non vi è certezza di giudizio e neppure abbiamo 
una prova esatta che veramente gli astri possono influenzarci. 
Ma allora possiamo dire di essere sicuri che esiste Dio? 
Quindi" tacciano gli stolti!".
Pippo Panascì


Torna ai contenuti